Page 17 - ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI - PICCOLO TEATRO MILANO - STAGIONE 2016/2017
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DALLA COMMEDIA DELL’ARTE ALLA REGIA DI STREHLER
       A sinistra, Arlecchino in  di un’adeguata perizia, produce dolorose escoriazioni al
       un’incisione di Giuseppe Maria
       Mitelli tratta dai Proverbi figurati,  volto degli attori, il problema piú serio posto dall’adozione
       opera dedicata nel 1678 a  di una copertura estesa dalla fronte al naso consiste nella
       Francesco Maria di Toscana  riduzione della visibilità e, ancor più, in quel “non sentirsi”
       (Milano, Museo Teatrale alla Scala).
                               cui allude Strehler nelle citate note. Da secoli disavvezzo
                               a recitare con il volto in gran parte coperto, l’attore si
                               sente, infatti, defraudato dello strumento espressivo
                               determinante della mimica e non “riconosce” pertanto
                               pienamente se stesso e gli altri, vivendo la condizione
                               imposta come una diminuzione della propria tastiera
                               espressiva. Solo una lunga pratica, caparbiamente
                               imposta dal regista, consentirà a tutti, e a Moretti in
                               particolare, di riconoscere la straordinaria potenzialità
                               espressiva e mimica della bocca, che in Arlecchino non a
                               caso verrà sottolineata con un tratto bianco, in contrasto
                               netto con il colore scuro della maschera.
                               Gli attori, inoltre, recuperano proprio attraverso la rinunzia
                               a gran parte della mimica facciale il senso di un
                               linguaggio gestuale e corporeo intensificato e
                               implementato, senza per questo essere enfatizzato
                               e ridondante.
                               Risolto, infine, anche il problema basilare della creazione
       Antonio Sacchi          di strumenti idonei alla bisogna, attraverso un lungo
       Discendente della famiglia di comici  lavoro di ricerca compiuto dallo scultore Amleto Sartori,
       Sacchi (o Sacco), Giovanni Antonio  con la consulenza dello stesso Strehler, di Gianfranco de
       fu attore celeberrimo nel ruolo di  Bosio e Marcello Moretti, gli attori del Piccolo indossano
       Truffaldino. Nacque a Vienna il 3
       luglio 1708 ed esordì presso il  finalmente maschere realizzate in cuoio secondo i
       Teatro della Pergola a Firenze nella  procedimenti previsti da tecniche artigianali antiche,
       compagnia del padre Gaetano.  restaurate con il medesimo scrupolo filologico messo in
       Con la moglie Antonia Franchi,  atto dal regista nell’allestimento del primo Arlecchino che
       anch’essa attrice, si recò nel 1738
       a Venezia, dove divenne presto  assume, infine, il senso grande di un’operazione di
       l’attore più amato dai veneziani  ricerca critica e storica alle origini della storia dello
       esibendosi presso il teatro di San  spettacolo moderno. Protagonista dello spettacolo, fino
       Samuele. Divenne capocomico e  alla sua prematura scomparsa, fu, come si è detto,
       condusse la propria ottima
       compagnia in giro per l’Italia e in  Marcello Moretti (1910-61): un attore di straordinario
       Russia, Portogallo e Austria,  talento, capace di fondere nella sua recitazione,
       facendo di frequente ritorno a  orchestrata in modo perfetto ed equilibrata sui registri
       Venezia, dove fu sempre  diversi e intensamente complementari della parola, del
       acclamatissimo. Goldoni, suo  gesto e del movimento acrobatico, l’intenzione “realistica”
       grande estimatore, oltre al Servitore
       di due padroni, il cui successo si  con un distacco da cui il pubblico assumeva la
       dovette soprattutto     consapevolezza della finzione e del puro gioco in cui
       all’interpretazione che ne diede  veniva immerso.
       l’attore, scrisse per lui Le trentadue  Dopo una sospensione di quattro anni, dovuta alla morte
       disgrazie di Truffaldino
       e Il figlio di Truffaldino perduto e  di Moretti, Strehler ripresenta Arlecchino nel 1963 in
       ritrovato. Sacchi continuò a  un’edizione solo parzialmente modificata rispetto alla
       trascinarsi di teatro in teatro fino alla  precedente: la grande novità consiste, tuttavia, nella
       morte che avvenne       presenza di Ferruccio Soleri, già sostituto di Moretti, e ora
       emblematicamente in viaggio:
       il 19 novembre 1788 su una nave  a lui subentrato come titolare del ruolo protagonista.
       diretta da Genova a Marsiglia.  Secondo una procedura che costituisce testimonianza
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