Page 15 - L'OPERA DA TRE SOLDI - PICCOLO TEATRO MILANO - STAGIONE 2015/2016
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ALLE RADICI DELL’OPERA DA TRE SOLDI
Compagnia, per risarcire le vittime. Walpole però,
anch’egli azionista della South Sea Company, aveva
venduto il proprio pacchetto azionario prima del crollo.
In quanto a princìpi morali, sosteneva Gay nella sua
Beggar’s Opera, non vi è sostanziale differenza tra ceti alti
e bassi, come esplicita anche nel finale il personaggio del
Mendicante: «C’è una tale somiglianza di modi, per quel
che riguarda i vizi più in voga, da rendere difficile
determinare se sono i gentlemen della buona società ad
imitare quelli di strada, o se sono i gentlemen di strada ad
imitare quelli della buona società».
Nella Berlino del 1928, a suscitare l’interesse di Brecht per
la Beggar’s Opera non fu il desiderio di celebrare il
bicentenario del debutto inglese, bensì la trama satirica,
sferzante nei confronti della società del tempo; l’idea che il
mondo perbene dei borghesi e degli altolocati venisse
mostrato come interscambiabile, in termini etici, con
quello del sottobosco criminale: un tema che pareva
congeniale alle istanze individuate da Brecht come
materia per il nuovo teatro che stava plasmando, e il testo
giusto per l’incarico che aveva ricevuto, di creare uno
spettacolo per l’inaugurazione del restaurato Theater am
Schiffbauerdamm.
In pochi mesi di serrato lavoro Elisabeth Hauptmann
tradusse il testo, gettando così le basi per un adattamento
in cui gli apporti si fusero e confusero.
Tra limature e incidenti di percorso fino a ridosso del
debutto, avvenuto il 31 agosto 1928 con la regia di Erich
Engel, nacque L’opera da tre soldi .

La molla principale di quel lavoro di adattamento, Brecht
la descrisse in seguito così, riecheggiando Gay:
«Ho cercato di mostrare come le idee e i sentimenti dei
delinquenti di strada siano incredibilmente simili alle idee e
ai sentimenti della solida borghesia».
Rispetto all’originale inglese, mettendo sotto i riflettori del
teatro la classe borghese nel suo complesso, con i suoi
interventi l’autore tedesco allargò tuttavia il campo
d’azione e il bersaglio: da specifiche contingenze
malavitose del tempo, e riferimenti sostanzialmente
riconoscibili con nome e cognome, come nella Beggar’s
Opera, ad una corrosiva, mordace critica a diffuse,
nefaste situazioni sistemiche della società.
Il lavoro drammaturgico di Brecht e Hauptmann sulla
Beggar’s Opera lasciò le grandi linee della trama
originaria, compreso il finale lieto, laddove a favore di
Macheath (che sia nel testo inglese che tedesco sceglie
Polly come donna al suo fianco), oltre alla grazia, la
versione brechtiana introdusse il conferimento di un titolo
nobiliare, di una rendita e di un castello.
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