Page 11 - RAGAZZO ULTIMO BANCO - PICCOLO 2018-2019
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IL RAGAZZO DELL’ULTIMO BANCO
AL PICCOLO TEATRO
di Juan Mayorga
Tempo fa, per cinque anni scolastici, insegnai
matematica in diverse Scuole Secondarie. Una notte,
mentre stavo correggendo un compito sulle frazioni,
lessi una frase che suonava circa così: «Juan, non ho
dato nessuna risposta perché non ho studiato ma sto
giocando molto bene a tennis, martedì sono comparso
sulla Gazzetta dello Sport, diventerò un campione e tu e
io andremo a festeggiare».
Immediatamente pensai: «È davvero interessante che un
alunno utilizzi un esercizio scolastico per raccontare la
sua vita a un professore». Come sono solito fare,
annotai quell’episodio che, di tanto in tanto, mi tornava
in mente. Quando, anni dopo, gli amici della compagnia
Ur mi chiesero di scrivere un testo per loro, misi sul
tavolo parecchie proposte, una delle quali si basava su
quell’aneddoto e diventò Il ragazzo dell’ultimo banco.
Così l’ho raccontata mille volte. A casa mia ricordano le
cose in ben altro modo. Dicono che l’ispirazione per
Il ragazzo non mi venne mentre correggevo un esercizio.
Assicurano che, quel giorno, tornai a casa raccontando
di un alunno che mi aveva consegnato il compito in
bianco e nel farlo mi aveva parlato della faccenda del
tennis. Il fatto che ci siano due versioni dell’episodio e
che io le ricordi entrambe come assolutamente reali –
riesco a vedere il ragazzo che mi consegna il lavoro
mentre mi spiega perché non ha risposto a nulla, ma
riesco anche a vedere me stesso, a casa mentre leggo,
sorpreso, sul foglio d’esame il testo che ho citato sopra
– ha a che fare con la nostra commedia, in cui non è del
tutto chiaro quanto, di quel che avviene in scena, forse
addirittura tutto, potrebbe scaturire dall’immaginazione
di uno dei personaggi.
Comunque sia andata, in quelle frasi che mi rivolse un
adolescente o che io ricevetti, scritte con cattiva
punteggiatura, dalla sua mano, e suppongo anche in
molti altri momenti, ricordi reali o fantasie, delle mie vite
di professore e di alunno, sta il seme de Il ragazzo
dell’ultimo banco. Ed è per questo motivo che decisi di
raccontare quanto mi era accaduto o che inventai un
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