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NEL TEMPO DEGLI DEI 2.qxp_00 11/03/19 10:11 Pagina 20
FRANCESCO NICCOLINI
possenti, senza pietà, e salvò tutti gli Achei.
Ulisse gli tappa la bocca e lo soffoca. Elena continua a
chiamarlo, lui si contorce, prova ancora a risponderle, ma
Odisseo non si ferma. Anticlo muore.
Veniva da Itaca, Anticlo: era un compagno di Ulisse, suo
amico da quando erano ragazzi.
LE LACRIME DEGLI EROI
Piange spesso Ulisse. Ai nostri occhi è qualcosa di strano,
forse anche ridicolo. Ma è un problema nostro, non degli
eroi. Tutti singhiozzano, piangono di rabbia o dolore.
L’eroe che spande più lacrime non è Ulisse, ma Achille.
Tutti, Ettore, Menelao, Patroclo, Priamo piangono e lo
fanno a viso aperto, senza vergogna: piangono, fino a
saziarsi di pianto.
Nell’antichità, l’uomo che aveva la forza di piangere era
imbattibile. Ma quelli erano eroi, esseri divini figli di dèi e
guerrieri. Ulisse ci traghetta nel nuovo mondo: eroi non ce
ne sono più, solo mercanti puttane e contadini.
Le lacrime degli eroi appartengono al passato, ma non
possiamo immaginare Omero senza lacrime. Ulisse è in
lacrime dalla prima scena in cui appare: sull’isola di Ogigia.
È sul suo scoglio, quello più lontano da Calipso. Sogna
casa e ricorda. Passa così sette anni: nel sovrumano sforzo
di non dimenticare Itaca, Penelope e quel figlio che ha
tenuto in braccio neonato. E il ricordo genera il pianto.
Eppure le lacrime più belle, struggenti e inattese, Omero
non le offre agli eroi. E nemmeno agli dèi né agli esseri
umani: sono per i cavalli di Achille
Come videro Patroclo ammazzato
– era giovane, forte e coraggioso tanto –
i cavalli di Achille levarono il pianto.
E scrollavano il capo, e le lunghe criniere si muovevano.
Battendo il suolo con gli zoccoli, piangevano.
ELENA LA CAGNA
Il suo nome vuol dire “distruttrice di navi”. Per lei un numero
infinito di eroi sparse il proprio sangue e sacrificò la vita.
È nata a Sparta. Da un uovo: è figlia di Zeus. Il dio volò da
Leda perché si era invaghito di lei, e per possederla decise
di prendere l’aspetto di un cigno. La bella sventurata
decise di accogliere quel cigno: Zeus giacque con lei e la
ingravidò. Leda si svegliò con un uovo tra le gambe. Dentro
quell’uovo c’era Elena, frutto del desiderio e della bellezza.
Elena che tradisce Menelao e fugge con Paride è vittima di
una promessa fatta da Afrodite a Paride un giorno lontano.
Per vincere la famosa mela d’oro messa in palio tra lei,
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