Page 18 - PICCOLO RIVISTA STAGIONE 2017-2018
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Piccolo Teatro Grassi
dal 3 al 22 aprile 2018
In un luogo che ricorda un’aula di fisica,
si incontrano gli scienziati Niels Bohr (Orsini),
sua moglie Margrethe (Lojodice) e Werner
Heisenberg (Popolizio). Il loro tentativo è chiarire Copenaghen
che cosa avvenne nel lontano 1941,
a Copenaghen, quando, improvvisamente, il fisico di Michael Frayn
tedesco Heisenberg fece visita al suo maestro traduzione Filippo Ottoni e Maria Teresa Petruzzi
Bohr, in una Danimarca occupata dai nazisti, regia Mauro Avogadro
con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e con Giuliana Lojodice
mentre entrambi erano coinvolti nella ricerca produzione Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
scientifica intorno alla bomba atomica, ma su In collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione
Si ringrazia Emilia Romagna Teatro Fondazione
fronti opposti. A diciotto anni dalla sua prima
rappresentazione, torna al Piccolo uno spettacolo
diventato ormai un classico del teatro
contemporaneo grazie a un trio di attori
straordinari che sanno mettere in evidenza i diversi
piani di lettura e interpretano i personaggi dando
risalto alle loro infinite sfaccettature psicologiche. © Marco Caselli
Gli scienziati Bohr, sua moglie
e Heisenberg si ritrovano per chiarire
il mistero del loro incontro nella
Copenaghen occupata dai nazisti.
Spettacolo inserito
nel Premio Giornalistico
Nazionale di Critica Teatrale
under 36 promosso
dal Network Lettera 22
www.premiolettera22.it
Piccolo Teatro Studio Melato
dal 17 al 22 aprile 2018 Odissea
«Questa sera mi affitto due musicisti, li porto nella testo, regia e interpretazione Mario Perrotta
musiche originali composte ed eseguite da Mario Arcari (clarinetto,
piazza del paese e faccio il botto! Stasera succede oboe, percussioni) e Maurizio Pellizzari (chitarra, tromba)
un casino...». Così entra in scena Telemaco, figlio collaborazione alla regia Paola Roscioli
produzione Itc Teatro Compagnia Teatro dell'Argine
di un Ulisse mai tornato, e comincia il suo
spettacolo. Una giacchetta da artista di varietà,
il viso coperto di biacca, Mario Perrotta mette
in scena la sua Odissea che si fa racconto
popolare tra il mito e il quotidiano, Itaca
e il Salento, i versi di Omero e il dialetto leccese,
e un’epica che si fa sofferta esperienza personale,
accompagnata dalle musiche originali di Mario
Arcari e Maurizio Pellizzari.
Un racconto narrato da un punto di vista
inconsueto, quello del figlio dell’eroe che rivela,
come sa e come può, la sua versione dei fatti.
E ogni sentimento diventa corpo e parole in
musica, avanspettacolo, versi sciolti e danza.
L’Odissea si fa racconto popolare
tra mito e quotidiano, tra Itaca e
il Salento, narrato dal punto di vista
del figlio di Ulisse, Telemaco.
© Luigi Burroni 19