Page 13 - IFIGENIA LIBERATA - PICCOLO TEATRO MILANO - STAGIONE 2016/2017
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Prologo. Caino e Abele
Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore
del suolo. Caino amava la terra e sentiva la
rabbia, si dice fosse il figlio del serpente, ma era
figlio di Eva e sentiva la rabbia.
Caino offriva frutti del suolo al Signore;
ma la rabbia non passava. Abele guardava
Caino, come l’allievo guarda il maestro, anche
lui offrì a Dio primogeniti del suo gregge e il loro
grasso. E mentre l’agnello bruciava, Abele non
sentì più la rabbia. Abele pensò: «Il Signore
gradisce la mia offerta, non quella di Caino» e lo
disse al fratello. Caino ne fu molto irritato e il
suo volto era nero come il serpente. Il Signore
disse allora a Caino: «Perché è cupo il tuo volto?
Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto?
Ma se non agisci bene, il peccato è
accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo
istinto, ma tu dominalo» E Caino continuò a
bruciare i frutti della terra, ma sempre sentiva
la rabbia. Allora disse al fratello: «Andiamo
in campagna!». Soli in mezzo all’oro dei campi
di grano, Caino alzò la mano contro il fratello,
e la rabbia lo lasciò.
(dal copione dello spettacolo)

