Page 16 - IFIGENIA LIBERATA - PICCOLO TEATRO MILANO - STAGIONE 2016/2017
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NOTE SULLA REALIZZAZIONE
DEI COSTUMI
di Margherita Baldoni
Il lavoro fatto su Ifigenia, liberata è il frutto di uno studio su
quello che il personaggio rappresenta nel suo ruolo pubblico,
eliminando qualsiasi considerazione psicologica
o introspettiva, che spesso invece viene considerata
nell’analisi del personaggio e di conseguenza nel suo
costume. Proprio a causa della struttura drammaturgica del
testo, c’è una prova continua dove gli attori entrano ed
escono dal personaggio che interpretano, il costume in
questo caso, è un costume definito che si alterna ad un
costume di “prova”, che abitualmente l’attore indossa
durante il periodo di prova dello spettacolo. Con il regista,
per i costumi di scena, abbiamo deciso di utilizzare colori forti
e decisi che fissino un’immagine definita sullo sfondo
scenografico, estetica a tratti. Questo lavoro è un modo
differente di affrontare il testo e la recitazione, fino alla fine
il confine labile tra dentro e fuori ci ha posto dei dubbi su
come realmente dovessero entrare vestiti, fino all’ultimo,
credo che questo lavoro ci riserverà delle bellissime sorprese.
NOTE SULLA REALIZZAZIONE
DELLE LUCI
di Jean-Luc Chanonat
Per realizzare il disegno luci ho riflettuto in particolare
sulla distinzione fra i due momenti che si alternano e che
caratterizzano Ifigenia, liberata: le prove e lo spettacolo.
Le luci avranno, dunque, un andamento ondulare.
NOTE SULLA REALIZZAZIONE
MUSICALE
di Zeno Gabaglio
Il fascino di sviluppare una colonna sonora accanto
e dentro le prove di regista e attori – modus operandi
particolarmente congeniale a Carmelo Rifici – è quello
di poter ottenere una reale e profonda compenetrazione
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