Page 11 - IFIGENIA LIBERATA - PICCOLO TEATRO MILANO - STAGIONE 2016/2017
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IFIGENIA E IL CONTAGIO DELLA VIOLENZA
                               Cosa possiamo fare per rendere possibile almeno
                               la speranza?
                               La violenza si propaga per contagio mimetico, perché
                               diventiamo tutti uguali essendo tutti vittime di desideri
                               simili, denaro, potere... E questo desiderio si propaga
                               attraverso un contagio negativo, creando fratture
                               relazionali. Il Regista tenta un’ipotesi alternativa: se l’odio
                               si propaga per indifferenziazione, per uniformazione,
                               molto probabilmente il contrario dell’odio potrebbe
                               propagarsi per contagio diretto, attraverso una relazione
                               complessa tra esseri umani. La folla urlante è il simbolo
                               di quel contagio negativo, mentre l’epidemia “buona” si
                               manifesta nel singolo che parla con il singolo, in un
                               rapporto autentico e sincero, da uno a uno, dove non
                               esiste spazio per l’incultura dello slogan.
                               Un contagio che può avvenire a teatro?
                               Il teatro come rappresentazione di un testo – pensiamo a
                               Shakespeare! – capace di indurre nello spettatore
                               l’esercizio del pensiero critico lo è di sicuro. Lo è sempre
                               quando non sia omologazione del gusto.

                                                         (a cura di Eleonora Vasta)




































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