Page 21 - IL TEATRO COMICO - PICCOLO TEATRO MILANO
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                                     IL TEATRO ALLA PROVA
                                     DELLA SCENA
                                     di Marco Rossi









                                     Portare in scena Il teatro comico di Carlo Goldoni
                                     significa sia identificare una cornice in cui ambientare
                                     un testo che, altrimenti, sarebbe una lezione
                                     universitaria, sia illustrare una rivoluzione. Cosa si è
                                     fatto, nei secoli, durante le rivoluzioni? Si sono abbattute
                                     le statue di chi governava prima. Ecco che il nostro
                                     Arlecchino, sulla destra del palcoscenico, incontra quel
                                     destino: è abbattuto nel momento in cui il vecchio
                                     teatro, la Commedia dell’Arte con le sue maschere,
                                     entra in conflitto con il nuovo stile abbracciato da
                                     Goldoni.
                                     I manichini da crash test sono il simbolo, l’evidenza
                                     visibile, del collegamento tra scienza e teatro: entrambi
                                     nascono dalla creatività, che fa scaturire la scintilla
                                     dell’intuizione, da verificare necessariamente attraverso
                                     un esperimento o un’esperienza pratica, in laboratorio
                                     come in scena.
                                     La pedana in bilico del primo atto è un altro elemento di
                                     questo meccanismo: dimostra, cioè, come in teatro il
                                     pragmatismo del mettersi alla prova non possa
                                     prescindere da una relazione costante e continua tra gli
                                     attori. Ogni gesto, ogni movimento del singolo produce
                                     una reazione all’interno di un lavoro corale. La rottura
                                     dell’equilibrio e la sua ricostruzione sono la chiave del
                                     racconto scenico e dell’azione.
                                     È un equilibrio che vige tra gli attori, ma anche nel
                                     rapporto tra interpreti e pubblico. Infatti si parla di
                                     togliere la maschera e si sottolinea la necessità di
                                     abbandonare una certa tipologia di rappresentazione
                                     teatrale in conseguenza del mutamento del gusto, di
                                     un’evoluzione del pubblico stesso. Perciò, nel secondo
                                     atto, dopo aver messo tutto in bilico e aver abbattuto le
                                     statue, è la ricerca a diventare protagonista, nella
                                     sperimentazione delle molteplici possibilità che il teatro
                                     offre. Perché il palcoscenico ha la capacità di verificare
                                     la parola nel corpo degli attori. Allora la statua torna ad
                                     essere protagonista, ma in pezzi, che ciascun attore
                                     reca con sé, in una sorta di processione dal sapore
             Bozzetto di Marco Rossi
             per le scene de Il teatro comico.  kantoriano.

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