Page 8 - IN CERCA D'AUTORE - STUDIO SUI SEI PERSONAGGI DI LUIGI PIRANDELLO - PICCOLO TEATRO MILANO - STAGIONE 2016/2017
P. 8

RONCONI/PIRANDELLO,
                               UN RAPPORTO DIFFICILE
                               di Roberto Alonge*














                               Luca Ronconi è certamente un regista che ha messo
                               in scena un ventaglio vastissimo di drammaturghi, ma nei
                               confronti di Pirandello è apparso per molto tempo esitante
                               e perplesso, nonostante un’edizione dei Giganti della
                               montagna con attori tedeschi, nel 1994. Nel 1999, al tempo
                               della messinscena di Questa sera si recita a soggetto (primo
                               allestimento pirandelliano italiano del Maestro, non proprio
                               indimenticabile) disse in una intervista di considerare lo
                               scrittore siciliano un autore “pornografico” (con “quella sua
                               ossessione esasperata per il corpo, il tema della sessualità
                               repressa, la donna votata alla reclusione”). Era una
                               provocazione, chiaramente, ma anche un modo di leggere
                               con fulgida acutezza il segreto dei testi della cosiddetta
                               trilogia del teatro nel teatro, che esibiscono una grande
                               visibilità di problematiche metateatrali (teatro che si fa
                               discussione sul teatro: interconnessioni varie fra attori,
                               regista, autore, pubblico) sotto le quali urge invece – come
                               solo recentemente ha cominciato a mettere in luce la critica
                               pirandelliana più attenta – un tumulto di pulsioni infami, che
                               affondano nell’inferno familiare. In effetti, in Questa sera si
                               recita a soggetto, a parte la vistosa sequenza di morbosa
                               gelosia del passato, con trasparenti venature voyeuristiche,
                               che chiude la vicenda, è crudelmente anatomizzata una
                               sgangherata famiglia del profondo Sud, dove ben sei
                               ufficialetti godono di malizioso diritto d’entrata in una casa
                               di quattro belle figliuole, governate da una madre un po’
                               compiacente e un po’ adultera, che tiranneggia un marito
                               debole ed equivoco la sua parte, pronto a cercar
                               consolazione in una chanteuse di cabaret che assomiglia
                               in modo inquietante alla figlia maggiore.
                               Poi, però, in anni più tardi, quando il tempo della senilità
                               diventa anche la stagione della saggezza, Ronconi si
                               riaccosta con maggior impegno e continuità al non troppo
                               amato drammaturgo. La prende sempre alla lontana, per
                               una sorta di diffidenza istintiva, comincia cioè con degli
       8
   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13