Page 56 - ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI - PICCOLO TEATRO MILANO - STAGIONE 2016/2017
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Giorgio Strehler (1921-1997)

       Giorgio Strehler ovvero il Regista,  cognome che il nipote prenderà  pensa che il teatro italiano, allora
       scritto proprio con la maiuscola,  quando firmerà le prime regie  dominio degli ungheresi e dei falsi
       allo stesso modo in cui lui scrive   durante l’esilio svizzero.   dottori, abbia bisogno della scossa
       e pensa al Teatro: come a una  Da ragazzino Strehler si trasferisce  salutare e demiurgica della regia.
       sfida iperbolica, a un diorama,   con la madre a Milano, dove  Lo scrive in un articolo del 1942,
       a un palcoscenico in cui si  compie gli studi prima al convitto  Responsabilità della regia,
       concretizza l’immagine del mondo  Longone e poi al liceo Parini, fino a  pubblicato su “Posizione”:
       dove, in punta di piedi, i grandi  frequentare l’Università, facoltà di  fondamentale, pur nello slancio
       signori della scena, ai quali   legge; ma fin da adolescente,  assoluto tipico dell’epoca, per
       di diritto appartiene, possono  accanto allo studio, coltiva l’amore  capire anche lo Strehler
       dialogare con il popolo dei  per il teatro, frequentato anche  successivo. In quegli anni che
       personaggi e, attraverso di loro,  (dice la sua leggenda) come  precedono la guerra, Strehler,
       con gli spettatori.     claqueur. Si iscrive all’Accademia  legato da un’amicizia fortissima
       Strehler nasce a Barcola, il 14  dei Filodrammatici di Milano,   a Paolo Grassi, conosciuto (come
       agosto del 1921, in un paesino  dove trova il suo maestro di  hanno sempre affermato
        vicino a Trieste, in una famiglia  elezione in Gualtiero Tumiati.  i protagonisti) alla fermata angolo
        in cui si intrecciano lingue e  Le sue prime prove fuori dalla  via Petrella del tram numero sei,
        culture. Suo nonno è musicista  scuola sono da attore, nel gruppo  direzione Loreto-Duomo, fa la
        (anche Giorgio studierà musica   Palcoscenico di Posizione a  fronda nei Guf e morde il freno.
        e direzione d’orchestra) e di  Novara e anche alla Triennale, in un  È stato anche critico teatrale per
        cognome fa Lovric; sua nonna   testo di Ernesto Treccani.   “Momento sera”, senza mai
        è francese e                  Ma già qui, a soli  rinunciare però al sogno, condiviso
     Foto Luigi Ciminaghi                               sarà la fondazione nel 1947 del
                                        ventidue anni,
                                                        con Paolo Grassi, di costruire dal
        si chiama
                                                        nulla un teatro diverso. L’occasione
        Firmy,
                                                        Piccolo Teatro della Città
                                                        di Milano: primo stabile pubblico
                                                        italiano, che aprirà i suoi battenti
                                                        il 14 maggio, con l’andata in scena
                                                        di L’albergo dei poveri di Gor’kij
                                                        dove Strehler riserva a sé il ruolo
                                                        del ciabattino Alijosa. Questo
                                                         spettacolo, che riesce a
                                                          coagulare buona parte della
                                                           compagnia che per alcuni
                                                           anni sarà stabile al Piccolo e
                                                            che avrà le sue punte in
                                                             Gianni Santuccio, Lilla
                                                             Brignone e Marcello
                                                             Moretti, ha avuto un anno
                                                            prima un’“anticipazione” in
                                                            Piccoli borghesi di Gor’kij,
                                                            andato in scena con la regia
                                                            di Strehler e l’organizzazione
                                                           di Paolo Grassi all’Excelsior.
                                                           Alla fondazione del Piccolo
                                                           corrisponde anche la prima
                                                          regia operistica di Strehler, una
                                                          Traviata alla Scala destinata a
                                                          lasciare il segno. Dal 1947,
                                                         però, gli sforzi maggiori di
                                                                     Strehler
                                                                      (prima
                                                                       regista
                                                                        stabile,
                                                                         poi
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