Page 57 - ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI - PICCOLO TEATRO MILANO - STAGIONE 2016/2017
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direttore artistico, poi direttore le diverse edizioni de I giganti della di onorificenze, fra cui l’amatissima
unico) sono essenzialmente per il montagna (1947, 1966, 1994) Legion d’onore; ma gli ultimi anni
Piccolo Teatro, dove dirige e Come tu mi vuoi (1988) per sono segnati dall’amarezza per un
spettacoli che appartengono alla Pirandello; El nost Milan (1955 processo che lo vedrà, alla fine,
storia del teatro e della regia. e 1979) e L’egoista (1960) per innocente. È morto nella notte
All’interno di questa storia, che Bertolazzi; La casa di Bernarda di Natale; le sue ceneri riposano
potremmo definire positivamente Alba di Garcia Lorca (1955) e, a Trieste, nel cimitero di Sant’Anna,
eclettica, si può tuttavia rintracciare soprattutto, Temporale di nella semplicissima tomba di
una costante: l’interesse per Strindberg (1980) per la famiglia. Notevole l’apporto
l’uomo in tutte le sue azioni. drammaturgia borghese; registico di Strehler all’opera lirica,
Questa scelta, che Strehler La visita della vecchia signora favorito dalla conoscenza della
perseguirà per tutta la vita, è un di Dürrenmatt (1960), La grande musica e dalla «abilità di saper
atto di fedeltà alle ragioni profonde magia di Eduardo De Filippo (1985) svecchiare i gesti inseparabili e
dell’esistenza di cui si fa portatore per la drammaturgia tradizionali dei cantanti». Delle
Satin, uno dei protagonisti contemporanea; L’opera da tre tantissime regie, da ricordare le
dell’Albergo dei poveri: «Tutto è soldi (1956), L’anima buona di partecipazioni al Festival
nell’uomo». Sezuan (1958, 1981 e 1996), internazionale di musica
E, in questo suo porre l’uomo Santa Giovanna dei macelli (1970) contemporanea di Venezia (Lulu
sotto la lente d’ingrandimento e soprattutto Vita di Galileo (1963) di A. Berg, 1949; La favola del figlio
del suo teatro, ecco venire alla luce per Brecht. Ma, all’interno cambiato di G.F. Malipiero, 1952;
alcuni rapporti che gli interessano: di una produzione stupefacente, L’angelo di fuoco di S. Prokof’ev,
l’uomo e la società, l’uomo e se a venire in primo piano è il lavoro 1955), al Maggio musicale
stesso, l’uomo e la storia, l’uomo e sui segni del teatro (le scene, le fiorentino (Fidelio di Beethoven,
la politica. Scelte che si riflettono a atmosfere, le sue inimitabili luci, e 1969), al Teatro alla Scala (fin dalla
loro volta nella predilezione per quella capacità prodigiosa nel primavera del 1946 con Giovanna
alcuni autori chiave, veri e propri saper ricreare, con apparente d’Arco al rogo di A. Honegger,
compagni di strada nel lavoro leggerezza, situazioni di altissima con Sarah Ferrati), almeno per
teatrale del grande maestro (anzi poesia) e lo scavo esigente, duro, il Verdi, oltre che della già citata
“Maestro e basta”, come è stato mai soddisfatto, sulla recitazione, Traviata, del Simon Boccanegra
chiamato): Shakespeare che trova il suo vertice nel vero e (1971), del Macbeth (1975) e del
soprattutto, ma anche Goldoni, proprio corpo a corpo che egli Falstaff (1980); e di Mascagni, della
Pirandello, la drammaturgia instaura con gli attori: un vero lodatissima Cavalleria rusticana
borghese, il teatro nazional esempio di maieutica; e, per chi ha diretta da Karajan (1966); alla
popolare di Bertolazzi, Cechov e, avuto la fortuna di assistere alle sue Piccola Scala per L’histoire du
nei primi anni, la drammaturgia prove, l’epifania di un metodo soldat di I. Stravinskij (1957),
contemporanea; Brecht gli rivela teatrale. La storia di Strehler, Un cappello di paglia di Firenze
un diverso approccio al teatro, alla scandita dall’aprirsi e dal chiudersi di N. Rota (1958) e Ascesa e
recitazione una “via italiana” dei sipari, si svolge eminentemente caduta della città di Mahagonny
all’effetto di straniamento. al Piccolo Teatro, ma non solo: nel di K. Weill (1964); oltre al lavoro
All’interno di questi autori, pur non 1968 abbandona via Rovello per sul prediletto Mozart, condotto
potendo entrare nel merito delle fondare un suo gruppo, il Teatro attraverso Il ratto dal serraglio
più di duecento regie da lui firmate, Azione, su basi cooperativistiche; (1965) e Il flauto magico (1974)
sono enucleabili alcuni spettacoli con questo gruppo presenta al Festival di Salisburgo, Le nozze
guida: Riccardo II (1948), Giulio La cantata del mostro lusitano di Figaro a Parigi (1973),
Cesare (1953), Coriolano (1957), di P. Weiss (1969), spettacolo Don Giovanni alla Scala (1987)
Il gioco dei potenti (1965), Re Lear anticipatore di un teatro e la soave leggerezza di Così fan
(1972), La tempesta (1978) per concettualmente “povero”, e Santa tutte, inno all’amore e alla
Shakespeare; Arlecchino in tutte le Giovanna dei macelli (1970) che giovinezza: più che un testamento,
sue versioni (a partire dal 1947) lo sigla il suo ritorno “a casa”. Ma un ponte gettato fra il lavoro di
spettacolo italiano più visto nel Strehler ha anche diretto il neonato cinquant’anni e il nuovo secolo.
mondo e quello di più lunga vita, Teatro d’Europa, voluto da Jack
La trilogia della villeggiatura (1954), Lang e da François Mitterrand a (Maria Grazia Gregori -
Le baruffe chiozzotte (1964) e Parigi. Del resto il suo cursus da Dizionario dello spettacolo
Il campiello (1975) per Goldoni; honorum è lunghissimo: del ‘900, Baldini & Castoldi, Milano
Platonov (1959) e Il giardino dei parlamentare europeo, senatore 1998)
ciliegi (1955 e 1974) per Cechov; della Repubblica, un lungo elenco

