Page 12 - LA TRAGEDIA DEL VENDICATORE - PICCOLO TEATRO DI MILANO
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CONVERSAZIONE CON DECLAN DONNELLAN                                                                                                VENDETTA, CASTIGO E NOSTALGIA
       Tiziano (1488-1576): Ritratto di un  Hai parlato assai spesso di auto-inganno come  Piero della Francesca (1415/20-
       uomo con una manica trapuntata  parola chiave del lavoro di lettura del Vendicatore.  1492): Ritratto dei duchi d’Urbino.
       (Ludovico Ariosto), 1510 circa.  Perché?                                          Firenze, Galleria degli Uffizi.
       Londra, National Gallery. © 2018                                                  © 2018. Foto Scala, Firenze.
       The National Gallery,   È un tema cardine in letteratura, da cui tutti i grandi
       London/Scala, Firenze.  scrittori sono stati ossessionati, non solo Middleton, ma
                               anche Racine, Corneille, Shakespeare, Čechov, Sofocle.
                               Tutti parlano di persone che ingannano se stesse in
                               svariate maniere. Consideriamo, per esempio, il Papa e
                               Galileo. Vogliamo sempre identificarci con Galileo,
                               l’affascinante giovane che si ribella a un’orribile autorità,
                               combattendo il Papa che continua stupidamente a
                               ritenere che il Sole si muova intorno alla terra. È molto
                               difficile credere di essere su un pianeta che si sta
                               muovendo. In pochi sono in grado di ergersi al di sopra
                               delle proprie limitate posizioni. La domanda più
                               pressante per ciascuno di noi è sempre “Su quale Terra,
                                                      ferma, mi trovo adesso?”.
                                                      Forse dovremmo ricevere
                                                      una lezione di umiltà da
                                                      questa storia…
                                                      L’auto-inganno è sempre                                    Che sensazione provi ad essere al Piccolo non
                                                      presente nelle grandi opere.                               come artista ospite ma come regista di una
                                                      Più parliamo, più finiamo per                              grande produzione con cui si aprirà la stagione
                                                      mentire: ne sono                                           2018/19?
                                                      profondamente convinto                                     Sono molto onorato e profondamente commosso dal
                                                      anche nel momento in cui                                   modo in cui le persone lavorano, impegnate e stimolate
                                                      cerco di correggere il testo                               dal dedicarsi allo spettacolo. Spesso teatri così grandi e
                                                      che voi state leggendo in                                  strutturati assumono uno stile piuttosto “industriale” nel
                                                      questo momento...                                          produrre, e vi è un limite nella quantità di attenzione che
                                                      Lady Macbeth e Otello, che                                 un singolo progetto riesce ad ottenere. All’opposto, ciò
                                                      commettono luridi, squallidi                               che è sorprendente, al Piccolo, è che percepisci come
                                                      omicidi, li mascherano                                     le persone siano molto orgogliose di quel che fanno, ma
                                                      gonfiando le proprie parole                                al contempo ne intuiscano la fragilità. Cosa per me
                                                      sino a raggiungere un livello                              completamente positiva.
                                                      di magniloquenza sufficiente
                                                      a convincersi che quei
                                                      meschini delitti siano,
                                                      all’opposto, altamente nobili.
                                                      Quando non vediamo
                                                      queste persone con il giusto
                                                      distacco, mandiamo giù
                                                      tutto quel che dicono e li
                                                      crediamo.

                               Narcisismo e auto-rappresentazione: cosa è
                               cambiato dal XVI secolo?
                               Nulla. Possono essersi, in una certa misura, modificate
                               talune strutture politiche e sociali, ma di certo non la
                               natura umana.
                                                                                                                 (a cura di Eleonora Vasta – hanno collaborato Francesco Bianchi,
                                                                                                                 Daniel Clarke, Francesco Petruzzelli)
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