Page 8 - LA TRAGEDIA DEL VENDICATORE - PICCOLO TEATRO DI MILANO
P. 8
VENDETTA, CASTIGO E NOSTALGIA
Conversazione con Declan Donnellan
Cos’è il teatro per Declan Donnellan?
La domanda mi costringe a rispondere attraverso il
linguaggio che è, di per sé, il problema. Teatro è
qualcosa che non può essere spiegato a parole, cosa
che si verifica anche per qualsiasi forma d’arte. Come
disse Wittgenstein, un’opera d’arte non veicola nulla al
di fuori di se stessa. Pertanto, finiamo per parlare,
nasconderci e rifugiarci nel contesto principalmente
politico, sociale ed economico di un testo o di una
commedia. In realtà, teatro è ciò di cui abbiamo
bisogno, qualcosa che è sempre esistito e non potrà
mai essere distrutto, perché si manifesta ogni volta che
una persona racconta una storia a un’altra, poi a un’altra
e a un’altra ancora, e così via…
Perché hai scelto Thomas Middleton e La tragedia
del vendicatore?
Mi interessa molto il lavoro di un novero di drammaturghi
inglesi del periodo shakespeariano, ai primi del XVII
secolo, tra il 1605 e il 1610. Si tratta di commedie del
© foto Masiar Pasquali letteratura molto popolare, che sconfinava nell’horror e
terrore, di thriller dai risvolti grotteschi. Era una forma di
nello splatter. Scrittori sofisticati come Shakespeare e
Thomas Middleton ne impiegarono alcuni elementi e
adottarono tematiche simili. Tra queste, il bisogno di
vendetta e di punizione, sentimenti tuttora potentissimi
per tutti noi. È l’altro lato della nostalgia, dell’incapacità
di lasciarsi alle spalle situazioni, tragedie ed eventi che ci
sopraffanno. È un sentimento comune che prescinde dal
contesto geografico o sociale, ma è centrale per la
natura umana, a scuola, in famiglia, in politica. Jeremy
Bentham, nel XVIII secolo, disse: ogni punizione è un
misfatto. Che ci piaccia o no, tutti noi, talvolta,
desideriamo punire qualcun altro, fargliela pagare. Ma
volendo punire un altro, solitamente finiamo per
danneggiare noi stessi, perché è impossibile castigare
Declan Donnellan un altro essere umano senza, in qualche modo,
e Nick Ormerod. distruggere se stessi. Perciò, vendicandosi di coloro che
9