Page 25 - STAGIONE 2018/2019 - PICCOLO TEATRO DI MILANO
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Piccolo Teatro Studio Melato
dal 13 al 23 novembre 2018
Uomini e no
di Michele Santeramo Ha fatto registrare il tutto esaurito la scorsa stagione la
tratto dal romanzo versione per il teatro del romanzo in cui Elio Vittorini, nel
Uomini e no di Elio Vittorini 1945, raccontava la Resistenza a Milano, vicenda che lo
regia Carmelo Rifici aveva coinvolto in prima persona.
Torna quindi in scena anche quest’anno lo spettacolo
scene Paolo Di Benedetto
costumi Margherita Baldoni diretto da Carmelo Rifici, che ha affidato a un cast di
luci Claudio De Pace giovani attori i ruoli di ragazzi e ragazze impegnati in azioni
musiche Zeno Gabaglio di contrasto all’occupazione nazifascista.
La tormentata storia d’amore tra Enne2, capitano dei GAP
con (in ordine alfabetico) a Milano, e Berta, sposata a un altro uomo che non riesce
Giuseppe Aceto, Alfonso a lasciare, fa da contraltare alle atrocità del conflitto, tra
De Vreese, Salvo Drago,
Caterina Filograno, Ugo Fiore, attentati organizzati dalla Resistenza e rappresaglie, con
Yasmin Karam, Leda Kreider, fucilazioni sommarie, condotte con lucida crudeltà dai
Benedetto Patruno, Matteo nazisti del Capitano Clemm e dalle milizie fasciste di Cane
Principi, Marco Risiglione, Nero. Curata da Michele Santeramo, la riduzione teatrale
Elena Rivoltini, Livia Rossi, di Uomini e no si inserisce nella proposta di drammaturgia
Martina Sammarco,
Francesco Santagada, contemporanea del teatro e sottolinea il profondo legame
Sacha Trapletti, Annapaola tra il Piccolo e la città, simboleggiata dal grande tram
Trevenzuoli ricostruito in sala. «Milano – spiega Rifici – è il luogo
realistico e metaforico in cui si svolgono gli eventi storici
produzione Piccolo Teatro narrati e i fatti privati dei personaggi, in una progressiva
di Milano – Teatro d’Europa
disumanizzazione che tuttavia non spegne lo stupore, la
meraviglia, la tenerezza dei rapporti umani».
2h e 18’ con un intervallo
Alla pubblicazione del romanzo, Elio Vittorini fu oggetto di
Intero platea € 40 forti critiche, a partire dal titolo che sembrava suggerire
Intero balconata € 32 una divisione tra le due parti in conflitto in “umana” e
“disumana” a seconda
Torna in scena la storia dello schieramento. In
di un gruppo di realtà l’opera di
giovanissimi partigiani Vittorini, tutt’altro che
manichea, ha la grande
nella Milano del ‘45. forza di «mostrare il
Dal romanzo di Vittorini, contagio della violenza
regia Carmelo Rifici. – aggiunge Rifici –
malattia che ammorba
entrambe le fazioni nella direzione di una pericolosa
somiglianza. Oggi è molto difficile rintracciare
contrapposizioni ideologiche tanto estreme: purtroppo
quel germe di indifferenziazione cui allude Vittorini è
ripresa
esploso in tutta la sua evidenza».
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