Page 27 - NEL TEMPO DEGLI DEI - PICCOLO TEATRO DI MILANO
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NEL TEMPO DEGLI DEI 2.qxp_00  11/03/19  10:11  Pagina 27



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                                     Ulisse ha impiegato trent’anni per riunire la famiglia e ora,
                                     per salvarsi, deve smembrarla di nuovo.
                                     Poi, un giorno, uno straniero, un giovane, sbarca a Itaca.
                                     Cerca di Ulisse: respinto dalle guardie di palazzo, sbraita,
                                     pretende di incontrare suo padre.
                                     Le guardie non capiscono: pensano che sia Telemaco o
                                     forse un pazzo. Ulisse decide di andargli incontro, pur
                                     sapendo cosa rischia: è sempre stato curioso, o forse si è
                                     accorto che quel pazzo non è Telemaco e non ha paura.
                                     Si affrontano: Ulisse gli scaglia contro la sua lancia, ma
                                     questa volta non c’è Atena a rendere infallibile il colpo, o
                                     forse nemmeno Atena, oggi, può competere con il Fato.
                                     Di contro, il giovane impugna la propria lancia, la cui punta
                                     è l’aculeo avvelenato di una razza: colpisce in pieno Ulisse,
                                     senza sapere che l’uomo che sta uccidendo è il padre che
                                     sta cercando. Si chiama Telegono, è il figlio che Ulisse ha
                                     avuto a sua insaputa dalla maga Circe: preso dal desiderio
                                     di conoscere il padre che non ha mai incontrato, si è
                                     messo in mare ed è arrivato a Itaca.

                                     Tiresia a Ulisse aveva predetto anche questo, una dolce
                                     morte sarebbe arrivata dal mare: come Telegono, come
                                     l’aculeo della razza. Muore rapidamente, consumato dal
                                     veleno, eppure è felice: rasserenato dal fatto di non essere
                                     stato ucciso dall’amato Telemaco.
                                     Distrutto dal dolore, Telegono porta Penelope, Telemaco e
                                     il cadavere di Ulisse da Circe sua madre: lei rende
                                     immortali Penelope e Telemaco, poi fa celebrare matrimoni
                                     incrociati: lei e Telemaco, Penelope e Telegono. E tutti
                                     vissero immortali, felici e contenti. Tranne lui, Ulisse.




























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