Page 19 - PICCOLO TEATRO MILANO - FREUD
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LA VIENNA DI FREUD
di Mara Fazio*
Lou Andreas-Salomé in una fotografia La prima edizione de L’interpretazione dei sogni esce a
del 1900 circa. Nel 1911 Lou prese
parte al Congresso della Società Vienna il 4 novembre 1899. Ma, per desiderio di Freud,
psicanalitica di Vienna, conobbe consapevole del suo valore epocale, il libro porta la data
Sigmund Freud e iniziò a coltivare la
passione per la psicanalisi, divenendo del 1900. L’opera segna la nascita della psicoanalisi, una
lei stessa psicoterapeuta. svolta nel lavoro del dottor Freud che, emancipandosi
Per oltre vent’anni intrattenne un fitto
carteggio con Freud. dalla neurologia e dalla biologia del cervello, aveva
© Freud Museum London. inventato una nuova scienza che indagava gli aspetti
nascosti della psiche e aveva scoperto l’inconscio. Ma
perché la psicoanalisi nasce a Vienna? Centro della civiltà
artistica e letteraria di tutta l’Europa centrale, intorno al
1900 Vienna contava circa due milioni di abitanti, era la
terza città più grande d’Europa dopo Londra e Parigi,
capitale di un vasto impero cosmopolita che
comprendeva, oltre l’Austria, l’Ungheria, la Boemia, la
Cecoslovacchia. Per quasi sessant’anni, dal 1848 al
1916, a capo di quell’Impero multinazionale regna
l’imperatore Francesco Giuseppe. I primi decenni del suo
regno sono anni di liberalismo illuminato, fiducia nel
progresso, stabilità, sicurezza, frivola leggerezza. Un
tempo centro della cultura alta, dell’opera lirica e del
teatro serio, il più grande in lingua tedesca, Vienna
diventa la capitale del Valzer e dell’operetta. Il clima tra i
sudditi è di reciproca tolleranza. Vivere e lasciar vivere è il
motto viennese diffuso in tutti gli ambienti. Poveri e ricchi,
ebrei e cristiani, slavi e tedeschi, vivevano insieme con
indulgenza bonaria. Estranei alla cosa pubblica, si
sentivano tutti protetti dalla figura stabile dell’imperatore,
nei confronti del quale c’era un diffuso senso di
devozione. Francesco Giuseppe esercitava il suo fascino
direttamente, senza la mediazione dello Stato: con la sua
propensione all’immutabilità, diventa simbolo della
continuità dell’Austria. Sul finire del secolo ha inizio una
crisi. Nascono e si diffondono i movimenti di massa.
L’impero è minacciato da un’ondata di nazionalismi che
sembrano gettarlo nel caos, affiora l’antisemitismo. Nel
1897 l’antisemita Karl Lueger diventa borgomastro di
Vienna. Anche se, apparentemente, tutto tiene e
sostanzialmente nulla cambia radicalmente, l’antica
sicurezza viennese si tramuta progressivamente nel
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