Page 8 - QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO - PICCOLO TEATRO MILANO - STAGIONE 2015/2016
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CONVERSAZIONE CON FEDERICO TIEZZI
teatrale, soggetto o recitare a soggetto indica le
interpolazioni, principalmente a carattere comico, che
l’attore inserisce a capriccio nella propria parte,
scavalcando il dramma scritto.
Il plot, che Hinkfuss ha stabilito per gli attori, segue la
rovina della famiglia siciliana dei La Croce. E, più da
vicino, quella di una delle figlie, Mommina, andata in
sposa a un ex ufficiale d’aviazione, Rico Verri.
La commedia deriva da una novella sempre di Pirandello,
Leonora addio!, titolo che cita l’ultima aria di Manrico nel
Trovatore di Giuseppe Verdi.
Pirandello affonda le mani nella natura degli esseri umani:
lascia che le passioni, col loro carico di violenza e calore,
irrompano sulla scena. È una natura originaria quella che
appare davanti ai nostri occhi, fondante: è quella che
irrompe dagli schemi del perbenismo bigotto dei partigiani
dell’ordine borghese.
I personaggi affermano la propria esistenza attraverso un
linguaggio spezzato, frammentario, contraddittorio,
decostruito, con una sintassi esplosa. In questo
linguaggio ausculto una speciale malattia dei personaggi,
specchio di quella crisi economica e sociale che frantumò
il mondo verso la fine del decennio dei ’20 del Novecento.
È un universo, questo, nel quale si muove il mondo di
Questa sera si recita a soggetto , prossimo all’afasia, alla
rovina.
E dopo aver scavato il mondo dell’autore, che cosa
è avvenuto?
Che mi sono chiesto quale fosse il mio racconto. Da quel
momento ho iniziato a pensare alla mia regia come alla
realizzazione di un tractatus logico-philosophicus del
teatro. Ho letto in questo dramma la possibilità di
un’analisi della messinscena nelle sue diverse
componenti: testo, regia, attore, azione, luce e interazione
col pubblico.
E in Hinkfuss ho visto una specie di Ludwig Wittgenstein.
Come il filosofo austriaco, Hinkfuss potrebbe affermare
che: il mondo (del teatro) è tutto ciò che accade .
Oppure che: il mondo è la totalità dei fatti . Oppure che:
nella logica nulla è accidentale .
Nel 1918 Wittgenstein antepone una dichiarazione al suo
suo Tractatus. Tutto il senso del Tractatus – dice
Wittgenstein – si potrebbe riassumere nelle parole: tutto
ciò che può essere detto si può dire chiaramente; e su ciò
di cui non si può parlare, si deve tacere .
Hinkfuss, con la sua logica razionale, potrebbe postillare
in questo modo un suo pensiero sull’attore....
In Questa sera si recita a soggetto sono affascinato dal
problema teatrale di una commedia che si rivela come
una scatola magica del teatro. Sono rimasto affascinato
dal linguaggio parlato dai personaggi e dalla necessità di
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teatrale, soggetto o recitare a soggetto indica le
interpolazioni, principalmente a carattere comico, che
l’attore inserisce a capriccio nella propria parte,
scavalcando il dramma scritto.
Il plot, che Hinkfuss ha stabilito per gli attori, segue la
rovina della famiglia siciliana dei La Croce. E, più da
vicino, quella di una delle figlie, Mommina, andata in
sposa a un ex ufficiale d’aviazione, Rico Verri.
La commedia deriva da una novella sempre di Pirandello,
Leonora addio!, titolo che cita l’ultima aria di Manrico nel
Trovatore di Giuseppe Verdi.
Pirandello affonda le mani nella natura degli esseri umani:
lascia che le passioni, col loro carico di violenza e calore,
irrompano sulla scena. È una natura originaria quella che
appare davanti ai nostri occhi, fondante: è quella che
irrompe dagli schemi del perbenismo bigotto dei partigiani
dell’ordine borghese.
I personaggi affermano la propria esistenza attraverso un
linguaggio spezzato, frammentario, contraddittorio,
decostruito, con una sintassi esplosa. In questo
linguaggio ausculto una speciale malattia dei personaggi,
specchio di quella crisi economica e sociale che frantumò
il mondo verso la fine del decennio dei ’20 del Novecento.
È un universo, questo, nel quale si muove il mondo di
Questa sera si recita a soggetto , prossimo all’afasia, alla
rovina.
E dopo aver scavato il mondo dell’autore, che cosa
è avvenuto?
Che mi sono chiesto quale fosse il mio racconto. Da quel
momento ho iniziato a pensare alla mia regia come alla
realizzazione di un tractatus logico-philosophicus del
teatro. Ho letto in questo dramma la possibilità di
un’analisi della messinscena nelle sue diverse
componenti: testo, regia, attore, azione, luce e interazione
col pubblico.
E in Hinkfuss ho visto una specie di Ludwig Wittgenstein.
Come il filosofo austriaco, Hinkfuss potrebbe affermare
che: il mondo (del teatro) è tutto ciò che accade .
Oppure che: il mondo è la totalità dei fatti . Oppure che:
nella logica nulla è accidentale .
Nel 1918 Wittgenstein antepone una dichiarazione al suo
suo Tractatus. Tutto il senso del Tractatus – dice
Wittgenstein – si potrebbe riassumere nelle parole: tutto
ciò che può essere detto si può dire chiaramente; e su ciò
di cui non si può parlare, si deve tacere .
Hinkfuss, con la sua logica razionale, potrebbe postillare
in questo modo un suo pensiero sull’attore....
In Questa sera si recita a soggetto sono affascinato dal
problema teatrale di una commedia che si rivela come
una scatola magica del teatro. Sono rimasto affascinato
dal linguaggio parlato dai personaggi e dalla necessità di
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