Page 9 - CUORE DI CANE
P. 9

UOMINl E CANl
far saltare le tappe ad altri e estremamente pericoloso.
Quel che funziona, semmai, e l'evoluzione. Lo dice da
medico e da convinto evoluzionista. Questo e il punto di
vista di Bulgakov, ma lo faccio anche mio, se pensiamo
a come oggi leggiamo il Novecento e rimettiamo in
discussione scelte vissute da molti di noi in prima
persona, comparandole con modalita che hanno
lavorato sotto pelle, in maniera meno roboante, ma
forse piu utile. Bulgakov e soprawissuto sotto il regime
senza mai approdare a una esplicita ribellione, per
quanto la sua ironia, il suo sarcasmo e la punta affilata
della sua penna di sicuro non lo rendessero organico al
potere.

Non e stato deportato in Siberia ma ha pagato un
prezzo altissimo: censura e gloria postuma.

Altri intellettuali, studiosi, artisti in posizione di forte
rottura con il regime comunista hanno pagato il prezzo
della dissidenza con il confino e la deportazione, in
alcuni casi tuttavia “ricompensati" da immediati
riconoscimenti al di fuori dell'Unione Sovietica. Bulgakov
e stato ignorato. La sua vita e stata soltanto
apparentemente meno complicata e drammatica di
altre: l'umiliazione e la sofferenza della censura lo hanno
segnato nel profondo. Eppure, se non fosse rimasto a
Mosca, accanto ai gangli del potere, non avrebbe scritto
Cuore di cane o Il Maestro e Margherita e oggi non
potremmo rileggere la storia attraverso le sue opere.
Come hai lavorato con gli attori?

Attori come Paolo Pierobon e Sandro Lombardi, Pallino
e il Professore, lavorano sul corpo e sul linguaggio
partendo da punti di vista quasi opposti. Nel corso dello
spettacolo, questi due poli si incontrano e si
contaminano, esattamente come accade ai personaggi.
Il mio ruolo e governare I'incontro—scontro, l'energia di
amore—odio che si genera tra Preobrazenskij e Pallino,
tra padre e figlio, tra creatore e creatura. Se vorra, lo
spettatore potra leggere, al di la del racconto, anche
una dimensione piu profonda di quell'intreccio che
consiste nello scambio di saperi teatrali, intellettuali ed
emotivi tra i due protagonisti.

Peraltro uno dei due personaggi, per lo meno
all'inizio, e un cane...

Mi sono domandato in che modo un attore potesse
impersonare uno “sguardo animale". Qualunque cane
vede I'umanita e la realta da un punto di vista piu basso
del nostro. Per di piu, questo nostro specifico cane e un
randagio morente, praticamente “spiaggiato" sul
marciapiede: era fondamentale che l'attore avesse una

9











































   7   8   9   10   11