Page 8 - CUORE DI CANE
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CONVERSAZIONE CON GlOFiGIO SANGATl

societa distopica che impone le proprie scelte, a
prescindere dagli impulsi, dalle aspirazioni, dalle singole
individualità. Qualunque aspetto spirituale e spazzato
via, a vantaggio di un approccio falsamente scientifico,
in realta viziato dal delirio di onnipotenza e controllo.

E Bulgakov, secondo te, da che parte sta?

con il professore o con Pallino?

Bulgakov non salva nessuno. Forse risparmia soltanto

il cane prima dell'esperimento, cioe I'emarginato,

il vagabondo, il disperato, il cui sguardo sul mondo e
puro, privo di arroganza, animato dal solo istinto di
sopravvivenza. Bulgakov non assolveva neanche se
stesso: pur avendo sempre condannato le
degenerazioni della rivoluzione e la guerra civile, provava
un forte senso di colpa, in quanto intellettuale, per non
essersi opposto piu fermamente alle violenze di cui era
stato testimone. Spesso, durante le prove, ho ricordato
a Sandro Lombardi e a Paolo Pierobon che il professore
e Pallino umanizzato sono le due facce della stessa
medaglia, due emisferi di un unico cervello che si e
scisso. Da quella frattura si e generato un dolore, forse
anche una tragedia, cui si puo porre fine soltanto
ripristinando la situazione precedente.

Pallino, nella sua versione umana, pare portatore
anche di una buona dose di rancore, che vediamo,
purtroppo, connotare anche la nostra società
contemporanea.

ln un punto nodale del testo, il Professor Preobrazenskij,
dice: Non mi diventerai di quei/i che sputano sempre
fuori no e mai, gente come il compagno Schwonder del
piano terra: non sanno masticare altro che proteste.

ln realta quei no e mai sono il sintomo del rancore di chi
non e piu padrone di se stesso perche gli e stato
imposto un padrone, qui non una singola persona ma
un intero sistema: la violenza subita lavora all'interno
della neonata coscienza di Pallino come una rivelazione
dionisiaca. Il paradosso e che, al termine della vicenda,
tutto tornera come prima. Non riesco a non leggere il
romanzo come la profezia dei cambiamenti attraversati
dalla Russia lungo l'arco di tutto il Novecento per
tornare di fatto al punto di partenza, ad avere di nuovo i
vagabondi e i pIutocrati.

Non mi pare stia accadendo solo in Russia, ma in
tutta Europa, nonostante l'occidente abbia
sperimentato le cosiddette rivoluzioni borghesi.
Bulgakov afferma che la rivoluzione, in quanto
imposizione violenta, non e migliorativa delle condizioni
di vita dell'uomo. Saltare le tappe e arrogarsi il diritto di

s






































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