Page 15 - CUORE DI CANE
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LlNGUAGGlO. DENARO E CIVlLTÀ IL CORTO ClFlCUITO DI BULGAKOV
l'uomo nuovo, lo deve di fatto invecchiare. E si torna al
punto di partenza, in tutti i sensi.

Il percorso di Pallino verso l'acquisizione di una
identità umana ha nell'apprendimento del
linguaggio la chiave di volta. Eppure proprio lì si
gioca la partita fondamentale tra il cane e il
Professore, al quale la “creatura“ sfuggirà di
mano, novello Calibano che si ribella al proprio
Prospero. Che ne pensi?

Penso che il baricentro del testo di Bulgakov sia dawero
in questo laboratorio linguistico: Pallino e un cane, si
esprime scodinzolando, Iatrando e abbaiando, mentre il
professor Preobrazenskij trascorre le prime due scene a
pavoneggiarsi in un trionfo di parole. ln questa
contrapposizione abbiamo il ritratto dei due, nella loro
abissale distanza che e innanzitutto nel possesso di quel
mistero terribile che Freud attribuiva alle parole:
sintetizzare la pluralita delle cose, verbalizzarne la
complessita. Freud aveva ragione: parlare e qualcosa di
magico e di inaudito, che solo gli umani concepiscono.
Lo aveva gia intuito Shakespeare, che intatti nella
Tempesta affida al mago Prospero l'iniziazione linguistica
del selvaggio Calibano.

ll fatto e che Bulgakov si spinge ancora un passo avanti:
gradualmente il suo Pallino trasformato in uomo e
chiamato non solo ad appropriarsi del segreto, ma a
impararne le piu complesse dinamiche all'interno della
grande convenzione umana. E qui — da lettori o
spettatori — abbiamo modo di assistere a un
procedimento maieutico assolutamente insolito: Pallino
non dovra soltanto imparare a parlare come tutti i
bambini, bensì essere ogni volta convinto della
necessita stessa del parlare, con tutto l'apparato di
falsita e di sovrastrutture che vanno di pari passo col
nostro esprimerci. Mi viene in mente quel passaggio
illuminante di Oliver Sacks in cui il famoso neurologo
rifletteva proprio sul linguaggio, giungendo alla
conclusione che non basta atiatto dare il nome giusto
alle cose: ogni volta occorre consapevolizzarsi sulla
reazione a catena che Ie nostre parole innescano.
Questo e il vero imparare a parlare, altro che
grammatica e sintassi. La tragica (oppure
spassosissima) educazione linguistica di Pallino si
incentra esattamente sul principio di Sacks.

Come sei riuscito a preservare e a valorizzare
l'ironia, il tratto grottesco, la leggerezza dello stile
di Bulgakov adattandoli a una scrittura
“contemporanea"?

insisto: la peculiarita di Bulgakov sta nella ferocia della

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