Page 3 - STAGIONE 2018/2019 - PICCOLO TEATRO DI MILANO
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Privato di continuità di un
racconto interiore,
ininterrotto, egli è spinto alla
frenesia narrativa... si
Fondazione
Piccolo Teatro di Milano potrebbe dire che ognuno di
Teatro d’Europa noi costruisce e vive un
racconto e questo racconto
è noi stessi, la nostra
Stagione 2018/2019
Settantaduesima dalla identità. Parole di Oliver
Fondazione Sacks per un caso di grave
patologia della memoria, la
Membri Fondatori “Sindrome di Korsakov”.
Comune di Milano
Regione Lombardia Parole che, ancor più oggi,
valgono per le individualità, come per le collettività.
Membro Sostenitore La “Narrazione”, altra faccia del chiacchiericcio, tra
Camera di Commercio di Milano rimpianto deformato del passato, filo spezzato col
Monza Brianza Lodi presente, proiettata solo a un astratto futuro, sostituisce,
nel linguaggio ricorrente, l’umano racconto della realtà,
Consiglio Generale delle sue molteplicità. Il Teatro sente il compito di
Giuseppe Sala
Sindaco di Milano riannodare fili, responsabilità, fragilità, opportunità,
domande: di continuare un racconto condiviso, in cui le
Attilio Fontana parole ritornino a vivere di significato.
Presidente Regione Lombardia L’opera d’arte, La scoperta delle parole, “copertina della
Carlo Sangalli stagione” che l’amico Emilio Isgrò ci ha regalato, ne è il
Presidente miglior manifesto evocativo e poetico: tra le parole si
Camera di Commercio di Milano scopre il senso del viaggio, nelle cancellature non rimozioni,
Monza Brianza Lodi ma il trovare nel grande testo della vita l’“improbabile
possibile; necessario” nell’accatastarsi dei ricordi, nella
Consiglio di Amministrazione sedimentazione della memoria il senso del presente, del
Salvatore Carrubba
Presidente futuro. Questa è la responsabilità che condividiamo con voi
spettatori, per continuare a (ri)scrivere l’idea di cittadinanza,
Federica Olivares di identità come racconto. Siamo alla settantaduesima
Vicepresidente stagione, ma anche alla terza dal riconoscimento, dopo
Consiglieri decenni, dell’autonomia di Teatro d’Europa: una
Marco Accornero assunzione di responsabilità in più per interpretare il
Stefano Baia Curioni presente. Responsabilità che si traduce in scelte, anche
Cristina Cappellini “coraggiose”. Le lunghissime teniture in sede, non di facile
Andrea Ragosta
“repertorio”, non sconfinando nel ruolo delle “compagnie
di giro”, ma da Teatro Stabile. Sfida produttiva, artistica,
Collegio dei Revisori dei Conti
condivisione di sempre più pubblico. La “copertura” delle
Vincenzo Donnamaria
Presidente sale della scorsa stagione è stata superiore al 97%:
lo voglio ricordare solo perché è una riaffermazione del
Revisori dei Conti “teatro d’arte per tutti”. Le lunghe teniture, dimensione
Francesco Carlo D’Alessandro “europea” delle produzioni, sono poi occasioni per la vera
Ugo Zanello
crescita professionale di nuove generazioni di artisti, di
Direttore attori che escono dalla nostra scuola e da altre realtà
Sergio Escobar formative, per avvicinare nuovo pubblico.
Rapporti artistici con l’Europa, ma per guardare al resto del
Consulente artistico mondo, per essere davvero europei cresciuti, certo,
Stefano Massini
nell’ospitare ed “esportare” titoli, ma sempre più nel creare
Direttore Scuola di Teatro rapporti continuativi con i linguaggi, con artisti che lavorino
Luca Ronconi per nuove produzioni, per la prima volta, con noi, con attori
Carmelo Rifici
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