Page 3 - RAGAZZO ULTIMO BANCO - PICCOLO 2018-2019
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                                     Di Jacopo Gassmann mi parlò Luca Ronconi, dopo averne
                                     visto uno spettacolo. Seguì un breve incontro: “vedremo”.
                                     Alcuni anni dopo, Jacopo mi invitò a vedere una sua regia,
                   Fondazione        un monologo molto “attuale”, non di Mayorga. Non mi piacque
               Piccolo Teatro di Milano  e glielo confessai piuttosto vivacemente, ma per ragioni da
                  Teatro d’Europa
                                     rendere prima “necessario”, poi piacevolissimo un lungo
                                     incontro un paio di anni fa.
                Stagione 2018/2019   Fu l’occasione in cui mi disse della sua profonda sintonia,
                Settantaduesima dalla
                    Fondazione       contraccambiata, con Juan Mayorga. Dell’autore conoscevo i
                                     “piccolissimi testi”, presentati nella meritoria personale che gli
                 Membri Fondatori    aveva dedicato Teatro Due di Parma nel 2017.
                 Comune di Milano    Le ragioni per cui non mi piacque il monologo mi affascinarono
                 Regione Lombardia   subito dei testi di Mayorga che Jacopo propose per la sua
                                     prima regia al Piccolo. Testi, sì, non solo Il ragazzo dell’ultimo
                Membro Sostenitore   banco che debutta ora, ma anche altri, tra cui
             Camera di Commercio di Milano  Il cartografo e Il mago, legati da un filo sotterraneo di scrittura.
                 Monza Brianza Lodi
                                     Con Jacopo e Juan decidemmo per Il ragazzo, nella bella
                                     traduzione di Antonella Caron. Mi affascinò subito
                Consiglio Generale
                                     l’amore/condanna dello scrivere, della letteratura, come sforzo,
                   Giuseppe Sala
                  Sindaco di Milano  fatica, scandalo della parola, per indagare la realtà,
                                     nella sua complessità, senza galleggiare sulla superficie
                   Attilio Fontana   o immergersi nelle riflessioni “psicologiche” sull’oggi, sull’“io
             Presidente Regione Lombardia  disperso” che affollano molta drammaturgia contemporanea.
                                     Profondità disorientante, molteplicità di interpretazione,
                   Carlo Sangalli
                    Presidente       spostamenti nello spazio, nella circolarità del tempo, realtà letta
             Camera di Commercio di Milano  nello specchio del sogno, della finzione, auto inganno della
                 Monza Brianza Lodi  memoria: erano temi cari e mai conclusi in tanti anni di lavoro
                                     con Luca Ronconi. Immediata ma non “risolutiva” l’evocazione
             Consiglio di Amministrazione  della memoria di Teorema di Pasolini, de Il fascino discreto
                 Salvatore Carrubba  della borghesia di Buñuel, l’affinità di Mayorga con Borges.
                    Presidente       Un testo sulla necessità e insieme sullo “scandalo” dello
                                     scrivere, dell’entrare di “un altro” nelle “vite degli altri”. Una
                  Federica Olivares
                   Vicepresidente    struttura “matematicamente perfetta”. Mayorga è uno scrittore,
                                     filosofo e matematico, come abili in queste materie sono Rafa,
                    Consiglieri      che disserta su Platone e Aristotele, e Claudio, che usa l’abilità
                  Marco Accornero    in matematica per “insinuarsi” tra le vite di due “insiemi”, la
                 Stefano Baia Curioni  famiglia della normalità superficiale di Rafa e quella della
                   Angelo Crespi
                  Andrea Ragosta     tormentata frustrazione di Germán, professore-padre. La forma
                                     di un’ellissi quella che si sviluppa. Una matematica, una
             Collegio dei Revisori dei Conti  scrittura, che gira intorno all’apparente paradosso dei “numeri
                Vincenzo Donnamaria  immaginari” (citati nel testo come possibile titolo), che esistono
                    Presidente       come “somma tra un numero reale e un addendo che contiene
                                     l’unità immaginaria i”. Immaginari ma non meno reali, “numeri
                  Revisori dei Conti  complessi” che qui entrano nel calcolo dello scrivere della vita,
             Francesco Carlo D’Alessandro  della letteratura. Una sospensione, una solitudine di chi siede
                    Ugo Zanello
                                     all’ultimo banco, per usare-osare lo sguardo, temendolo su di
                                     sé. Alle spalle, un muro di solitudine. Ma anche una relazione,
                    Direttore
                  Sergio Escobar     affascinante, vorace, tra generazioni: Claudio, giovane alunno,
                                     Germán, vecchio maestro, relazione che si chiude con un
                Consulente artistico  tradimento letterario, con un’ellisse che diventa trappola per il
                  Stefano Massini    maestro. Una scrittura che apre a dubbi infiniti, che non
                                     “chiude” mai, come il viaggio in un’“ellisse”.
              Direttore Scuola di Teatro
                  Luca Ronconi       Sergio Escobar
                   Carmelo Rifici    Direttore Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
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