Page 8 - RITORNO A REIMS
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CONVERSAZIONE CON THOMAS OSTERMEIER                                                                               RITORNO A REIMS IN TEATRO. LE RAGIONI DI UN PROGETTO
                               della Seconda Guerra mondiale, in cui abbiamo assistito                           potuto girare grazie alla straordinaria disponibilità di Eribon,
                               all’ingresso dell’estrema destra tedesca tra i banchi della                       è il secondo filone narrativo. Didier si è prestato a “rivivere” il
                               nostra democrazia.                                                                proprio ritorno a Reims, perché potessimo trasformare il
                               A Parigi, con l’edizione francese dello spettacolo, siamo                         monologo interiore del suo libro in un video da mostrare al
                               stati in scena nell’inverno 2019, mentre ad ogni fine                             pubblico: lo abbiamo filmato mentre torna nei sobborghi
                               settimana, sugli Champs Elysées, si scatenava la protesta                         dove i suoi familiari sono vissuti per vent’anni e dove lui non
                               dei gilet gialli, un movimento che i media hanno                                  è mai andato a far loro visita; lo vediamo seduto a tavola a
                               frettolosamente liquidato come “di estrema destra”, mentre                        bere caffè, a parlare con la madre – la vera mamma di
                               la sua realtà è ben più variegata. La produzione del Piccolo                      Didier, non un’attrice –; assistiamo alla sua graduale presa
                               dimostra che Ritorno a Reims parla anche all’Italia e                             di consapevolezza del passato e della storia della sua
                               dell’Italia. È il grande pregio del saggio di Eribon ed è il mio                  famiglia. Il testo che, nella finzione dello spettacolo, Sonia
                               desiderio come regista, il mio contributo alla lotta                              (Sonia Bergamasco) sta registrando come voce fuori
                               antifascista, in Europa, oggi: inquadrare il fenomeno in una                      campo è parte del saggio originale di Eribon. Quando
                               prospettiva più ampia e profonda, richiamando l’attenzione                        Sonia interrompe la lettura per porre una domanda al
                               sul ruolo che la sinistra dovrebbe tornare ad avere e                             regista Rosario (Rosario Lisma), ne nasce una discussione
                               sottolineare le responsabilità che ha avuto nel favorire                          che sposta lo spettacolo su un piano legato al contesto
                               l’ascesa della destra. Per questo mi piacerebbe che lo                            politico contemporaneo italiano. Tutti e tre i personaggi –
                               spettacolo non fosse visto solo nelle grandi città, ma che                        Sonia, Rosario e Tommy, il tecnico del suono, che nella
                               potessimo parlare anche al pubblico della provincia, delle                        finzione è anche un musicista rap come il “vero” Tommy
                               campagne, dei piccoli paesi. Da essere umano                                      Kuti che lo interpreta – si confrontano con la propria
                               cosmopolita, credo che il mio ruolo sia farmi portavoce di                        dimensione di attori e artisti, chiedono a se stessi e si
                               temi come società, povertà, miseria, mancanza di                                  domandano l’un l’altro cosa stiano facendo concretamente
                               prospettive e precarietà che nell’Unione Europea non                              per arrestare la deriva a destra del proprio Paese. Tommy,
                               godono, purtroppo, della stessa considerazione di parole                          in particolare, presenta il proprio punto di vista di ragazzo di
                               come valuta, denaro, mercati, circolazione dei beni di                            origine nigeriana cresciuto in Italia, che ha un passaporto
                               consumo… Le merci possono circolare, ma le persone no.                            italiano e si considera italiano, anzi: “afro-italiano”.
                               Ha senso? Dirigere questa produzione al Piccolo ha per                            L’argomento ci ha permesso anche di esplorare un’altra
                               me anche un valore ulteriore, perché percepisco, tra                              parte del saggio di Eribon che, attraverso gli scritti di
                               queste mura, la grande tradizione di Strehler, il suo                             James Baldwin, si è interessato molto al tema dei diritti civili
                               profondo legame con un certo tipo di teatro politico                              e al movimento delle Pantere Nere negli USA, negli anni
                               tedesco, con Brecht, in particolare, che Strehler fu il primo                     60/70.
                               a proporre in Italia. Sono felice di ricostruire quel ponte tra i
                               nostri due mondi. Certo, la temperie politica è differente,                       Che tipo di impegno hai chiesto agli attori?
                               ma forse è importante proprio per quello.                                         Non è stato un lavoro tradizionale sul “personaggio” o sul
                                                                                                                 “carattere”. Sonia, Rosario e Tommy sono tutti artisti che,
                               Hai portato in scena testi teatrali e romanzi. Questo è                           con il proprio lavoro, si impegnano per il cambiamento, pur
                               il primo “saggio” che dirigi: come si colloca                                     consapevoli del limite implicito nel loro stesso ruolo. Del
                               all’interno della tua carriera artistica?                                         resto, la storia porta illustri esempi: Brecht, probabilmente il
                               Non ho piani né obiettivi precisi nella mia carriera: sentivo                     più importante scrittore e uomo di teatro della Germania
                               Ritorno a Reims necessario in questo momento storico.                             del Novecento, non poté nulla contro l’ascesa del nazismo,
                               Nello stesso periodo ho messo in scena due testi sullo                            ma dovette fuggire e vivere all’estero da esule. Quel che
                               stesso tema: Professor Bernhardi di Schnitzler e Notte                            possiamo fare, in tempi come questi, è esplicitare le paure,
                               all’italiana di von Horváth.                                                      i dubbi e dar loro corpo: pensare a come possiamo agire,
                                                                                                                 anche a costo di cambiare il nostro modo di essere artisti.
                               Come avete trasformato il saggio di Eribon in una                                 Ciascuno dei tre interpreti ha portato se stesso nello
                               drammaturgia teatrale e in che modo l’avete adattato                              spettacolo, che, nella seconda parte, è costruito anche a
                               al contesto italiano?                                                             partire dal loro vissuto e dalle loro esperienze. Non è
                               La storia si sviluppa su tre piani. Nel primo, siamo in uno                       un’improvvisazione, perché lo spettacolo ha una
                               studio di registrazione, dove un’attrice, un regista e un                         drammaturgia compiuta: è stata una relazione di reciproco
                               tecnico del suono lavorano al commento sonoro di un film                          ascolto, senza mai derogare ai rispettivi ruoli.
                               documentario dedicato a Didier Eribon. Il film, che abbiamo

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