Page 3 - RITORNO A REIMS
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Ritorno a Reims è per Eribon e per noi con lui, nel leggere il suo
                               straordinario saggio, autobiografia “sociale”, testo e versione
                               teatrale, un viaggio non nei ricordi, ma una necessità per dare
                               risposte al presente. Vedere, capire l’oggi, senza alibi, assumersi
                               la responsabilità di leggere la realtà nel suo intreccio tra
              Fondazione
         Piccolo Teatro di Milano  individuo e senso di appartenenza aperta alla realtà.
            Teatro d’Europa    Un ritorno difficile, non vissuto come romantico rimpianto, ma
                               come viaggio, anche doloroso, per cercare risposte e
                               prospettive possibili per cambiare un presente che sconcerta,
           Stagione 2019/2020  che non sappiamo ricondurre a vecchi schemi un tempo
            Settantatreesima   condivisi. Al momento del ritorno dalla madre, dalla famiglia che
            dalla Fondazione   segna la sua origine sociale operaia, Eribon confessa «in quel
                               momento capii che il ritorno a Reims su cui scrivevo non
           Membri Fondatori    sarebbe stato un percorso facile e che forse sarebbe stato un
            Comune di Milano   viaggio sociale  e mentale impossibile… mi chiedevo se il
           Regione Lombardia   razzismo di mia madre, operaia per tutta la vita, non fosse un
                               modo di sentirsi superiore a qualcuno d’ancor più debole».
          Membro Sostenitore   Eribon, di fronte alla deriva di estrema destra che trova consensi
       Camera di Commercio di Milano  e forza soprattutto nelle classi che un tempo erano di sinistra,
           Monza Brianza Lodi  non percorre la via dell’“indignazione”. Cerca il perché nella sua
                               stessa storia individuale, per leggere un comportamento
           Consiglio Generale  sociale. «Perché, si chiede, ho affrontato e combattuto
             Giuseppe Sala     l’omofobia, la “vergogna dell’omosessualità” e non ho affrontato
            Sindaco di Milano  la “vergogna sociale” dell’essere divenuto un intellettuale di
                               sinistra di Parigi, mentre chi è della mia origine familiare pensa di
             Attilio Fontana   essere “rappresentato” dall’estrema destra omofoba e
       Presidente Regione Lombardia  xenofoba?». Il suo testo, lo spettacolo di Ostermeier, non sono
                               un manifesto politico “assertivo”, si rifiutano di fermarsi allo
             Carlo Sangalli    “scandalo” dei fatti per capirne le ragioni, le cause più profonde.
              Presidente       Dopo essere stato al Piccolo nel 1999 con Disco Pigs di Enda
       Camera di Commercio di Milano  Walsh e nel 2017 con Riccardo III di Shakespeare, Ostermeier,
           Monza Brianza Lodi  per la sua prima regia in Italia con attori italiani, ha scelto un
                               testo che pone molte domande. Perché il “noi” della classe
       Consiglio di Amministrazione  operaia si è trasformato in “Francesi” e gli “Altri” in “Stranieri”,
           Salvatore Carrubba  “nemici”? Perché questo pare inspiegabile? Il “ritorno
              Presidente       impossibile alle proprie origini” di Eribon, divenuto da figlio delle
                               fabbriche di Reims intellettuale di sinistra, docente universitario,
              Consiglieri      non ha nulla di consolatorio, anzi segna la “distanza”, vive di
            Marco Accornero    domande che si avvicinano al presente, alle responsabilità degli
            Marilena Adamo     intellettuali che non hanno il diritto di “scandalizzarsi” per la
           Emanuela Carcano    deriva di estrema destra xenofoba, ma il dovere di costruire
           Andrea Cardamone    strumenti e modalità della percezione della realtà: prospettare
             Angelo Crespi     un futuro alternativo. Il sapere, da cui non può essere escluso
                               chi viene da classi sociali predestinate a perpetuare ingiustizie è
       Collegio dei Revisori dei Conti  responsabilità di leggere la realtà con gli strumenti di una
             Ruggero Conti     “indocilità ragionata” ci dice Eribon con le parole di Foucault. La
              Presidente       mediazione del sapere “indocile” non può esimersi dal costruire
                               un nuovo contesto, non solo politico, ma di dignità, un nuovo
            Revisori dei Conti  senso di appartenenza. Perché gli oppressi, gli esclusi votano
            Maurizio Lombardi  estrema destra? Chi li rappresenta? Lo spettacolo, come il libro,
            Giacomo Previtali  farà discutere anche duramente, a proposito e forse anche “a
                               sproposito”: ce n’è bisogno per recuperare una prospettiva che
               Direttore       si emancipi dai “proclami” e dalle rincorse demagogiche. Singoli
             Sergio Escobar    e storia si intrecciano diversamente dal passato. Il “ritorno” è
                               impossibile, ma apre domande sul presente, sul futuro. Il testo
          Consulente artistico  di Eribon chiude con un fulminante dialogo con la madre che si
             Stefano Massini   è distrutta di lavoro per farlo studiare: «E di che diventi
                               Professore? Di filosofia?». «Di sociologia piuttosto». «Che cos’è?
        Direttore Scuola di Teatro   C’entra con la società?»
             Luca Ronconi      Sergio Escobar
             Carmelo Rifici
                               Direttore Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
                                                                             3
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